Una leggenda della DDR porta gli indiani a una medaglia d'oro sensazionale

10.08.2021 16:35 di  Manja Neubert   vedi letture
Uwe e Chopra
Uwe e Chopra

Nel suo paese natale è conosciuto come l'uomo con il "braccio d'oro" - nella finale del lancio del giavellotto a Tokyo, Neeraj Chopra ha mostrato perché.

Con 87,48 m, il 23enne ha trionfato clamorosamente e ha vinto la prima medaglia olimpica per l'India. Chopra ha anche beneficiato della sorprendente uscita del favorito per l'oro della Germania (una grandissima delusione alle ultime Olimpiadi), Johannes Vetter, che ha mancato la finale con uno scarso 82,52m. 

Per quanto la finale del giavellotto sia stata deludente per la Germania, due tedeschi avevano tutte le ragioni per essere felici: l'allenatore della squadra indiana di giavellotto Uwe Hohn e l'esperto di biomeccanica e coach Dr. Klaus Bartoniez.

Uwe Hohn, che ancora oggi detiene il record del Mondo avendo lanciato il giavellotto a 104,80 m a Berlino al Jahn Park Stadion (20.07.1984) - lo stesso impianto in cui giocò sempre nel 1984 la Dynamo Berlino in Coppa dei Campioni perdendo contro la Roma - ha dovuto poi aspettare 37 anni per l'oro olimpico a causa del boicottaggio delle nazioni socialiste alle olimpiadi sempre del 1984 a Los Angeles. 

Il boicottaggio è costato la vittoria olimpica all'unica persona che abbia mai lanciato un giavellotto oltre i 100 metri: infatti a Los Angeles trionfò il finlandese Arto Härköne che lanciò il suo giavellotto di 18 metri meno dell’atleta della DDR Hohn. 

La carriera sportiva di Hohn si interrompe poi a soli 24 anni a causa di problemi fisici. Un infortunio alla schiena, subito durante una seduta di sollevamento pesi, lo costrinse a ripetute interruzioni dell'attività fino al completo ritiro.

Uwe nato a Neuruppin il 16.07.1962 una cittadina tra Berlino ed Amburgo non lontano da Schwerin di cui abbiamo già trattato vicende sportive ( link ) è allo stadio Olimpico di Tokyo raggiante e sbalordito:

"È troppo presto per parlare di sentimenti. In questo momento è un bello shock, assolutamente surreale", ha detto il 58enne in un'intervista quando Neeraj Chopra ha vinto clamorosamente oro nel giavellotto per l'India: "Non me lo aspettavo; una medaglia d’argento - sì, forse. Ma questo è semplicemente incredibile".

Hohn allena la squadra dal 2018 - con un’interruzione a causa di litigi con la federazione dell'India. "Neeraj è incredibilmente concentrato. È fantastico lavorare con un tale atleta", ha detto Hohn.

Ora, l'ex fiore all'occhiello della DDR fa parte delle notevoli vette sportive dell'India. Per molto tempo, le prestazioni sportive del secondo paese più popoloso del mondo sono state grottescamente sproporzionato rispetto alla sua popolazione di quasi 1,4 miliardi. Mentre la Cina, ancora leggermente più grande, ha utilizzato il suo enorme potenziale attraverso una fitta rete di finanziamenti per diventare una potenza mondiale nello sport ma senza avere grandi allenatori ed esperti nel campo, l'India ha lasciato inutilizzate le sue risorse, ora ha un grande allenatore Uwe ed un grande atleta Neeraj.